Se il 2021 è stato l’anno della scomparsa di PES, con Konami che ha messo da parte lo storico brand per passare ad eFootball (denominazione che, peraltro, potrebbe essere abbandonato presto, forse per smarcarsi dall’insuccesso del progetto), il 2022 potrebbe essere invece l’anno dell’addio a FIFA.

Negli ultimi mesi poi i rumor si sono spenti, e oggi tornano ad accendersi con l’indiscrezione di uno degli insider più attendibili del settore videoludico, ovvero il giornalista Jeff Grubb. Nell’ultima puntata del podcast GrubbSnax, infatti, Grubb ha confermato che la scelta di EA sarebbe legata principalmente ad un fatto di soldi, e ha aggiunto che internamente il progetto è denominato EA Sports FCper esteso, EA Sports Football Club. Non a caso, si tratta dello stesso nome che, come emerso sempre lo scorso ottobre, il publisher ha registrato presso l’Ufficio per la Proprietà Intellettuale del Regno Unito e l’EUIPO.

Le indiscrezioni di ottobre, più nel dettaglio, riportavano di una richiesta della FIFA che sarebbe stata di 2,5 miliardi di dollari spalmati sui prossimi 10 anni, e quindi aumentata di 1 miliardo rispetto l’accordo raggiunto per i 10 anni già trascorsi. Un aumento che EA ritiene ingiustificato, specie considerando che deve poi comunque trattare separatamente i diritti delle squadre e dei campionati (qualcuno ha detto Piemonte Calcio?).

Grubb, comunque, ha precisato che il nome definitivo potrebbe anche variare: quel che sembra certo, però, è che il matrimonio tra EA Sports e FIFA, dopo decenni di successi, è destinato a sciogliersi. Non sappiamo se a questa rivoluzione in superficie ne corrisponderà anche una più profonda, in stile eFootball (ma fatta con più criterio, ci si augura), con l’intenzione di trasformare la saga in una piattaforma, abbandonando quindi il modello che prevede un nuovo capitolo ogni anno.

Per EA, comunque, è sicuramente il momento migliore per una svolta drastica: il rivale di sempre, ovvero il titolo calcistico di Konami, sta vivendo una crisi di identità. E al contempo la software house americana negli anni ha fatto in modo di associare in maniera diretta il calcio non al brand FIFA, ma proprio a quello di EA Sports, con patch sulle divise degli arbitri e grafiche personalizzate in Premier League, e da quest’anno anche in serie A.



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