ROMA — Un attacco frontale agli e-sports: “Rovinano il cervello dei ragazzi”. Giancarlo Giorgetti, il ministro dello Sviluppo economico, non ha dubbi quando interviene sul tema durante il talk “Vita da campioni” di WeSportUp, nell’ambito degli Internazionali d’Italia in corso al Foro Italico: “La vera sfida del futuro è capire se lo sport debba rivaleggiare con gli e-sports. L’idea che ci siano addirittura delle Olimpiadi e che i ragazzi preferiscano stare lì a rovinarsi il cervello invece di fare lo sport tradizionale a me fa paura. Hanno la stessa dignità? Forse sì, ma l’effetto è diverso. A me sembra sport virtuale. Magari sbaglio io, ma non mi sembra normale”.
Insomma, una condanna totale a un mondo, quello degli e-sports, che invece continua a crescere senza sosta. E che è arrivato a dominare il mercato globale, compreso quello italiano: secondo una ricerca di Nielsen, gli e-sports nel 2021 hanno creato un giro d’affari nel nostro Paese di circa 45 milioni. Numeri destinati a crescere.
Il ministro Giorgetti ha poi parlato della Nazionale di calcio: “Conta tanto. Bisogna capire il traino della Nazionale sul sistema Paese e per il pil. Quando ho presentato gli Europei, ho detto: ‘Se li vinciamo ci sarà una ripercussione sul pil’. E così è stato. L’effetto di entusiasmo e ottimismo è enorme”.
Infine, un commento sulla Superlega: “Bisogna trovare una sintesi tra due dimensioni, il business che arriva e mettere le mani sulla dimensione di eccellenza e lo sport che difende il merito sportivo, è un problema enorme e le Federazioni fanno fatica a gestire la questione – ha continuato il ministro -. L’Unione europea davanti ad Amazon e Google non ha fatto la guerra, queste dimensioni globali sono difficili da gestire. Poi c’è il rischio che i campionati nazionali perdano interesse”.
Insieme al ministro Giorgetti nel meeting organizzato al Foro Italico erano presenti anche il numero uno della Federtennis, Angelo Binaghi, e il presidente e ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli. Quest’ultimo, sugli e-sports, ha dato ragione a Giorgetti, cercando però di trovare anche gli aspetti positivi: “Gli e-sports sono un traino per avvicinare i ragazzi agli sport di base. È la scommessa che vogliamo affrontare e vincere. WeSPortUp può diventare un driver anche per questo”.