– Continua a leggere sotto –

Esploso tardi nel mondo del ciclismo con il primo contratto da professionista firmato a ben ventitré anni nel 2019, la carriera di Jay Vine riceve subito un brutto stop causa Covid-19 ma sarà bravissimo a reinventarsi nelle corse virtuali iscrivendosi alla Zwift Academy che grazie alle ottime prestazioni gli varrà un contratto premio con la Alpecin. Nel 2021 quando le corse riprendono post pandemia, il ciclista australiano stupisce subito piazzandosi al secondo posto nella classifica generale del Giro di Turchia e ottime prestazioni alla Vuelta a Burgos che gli valgono la partecipazione alla Vuelta a España, dove dimostrerà a tutti di essere un corridore vero piazzandosi al terzo posto di una tappa di montagna. Scopriamo il suo 2022 che partirà con il vento in poppa.

Leggi anche: Zwift Academy, una scorciatoia verso il grande ciclismo: Vergallito firma con la Alpecin

Jay Vine: Il Mondiale di E-Sport e i podi in Turchia e Norvegia

Dopo aver rischiato di vedere finita la sua carriera da ciclista su strada prima ancora di iniziarla veramente Jay Vine riesce a dimostrare di valere il contratto vinto con l’Alpecin grazie alle ottime prestazioni alla Vuelta a España del 2021, proseguendo sulla scia positiva anche nel 2022. Oltre alla vittoria del Mondiale Esports, campo dove è esploso, l’australiano conquista un secondo posto nella generale del Giro di Turchia dietro al connazionale Patrick Bevin. Un mese più tardi il ciclista classe 1995 replica il podio finendo dietro solo al fenomeno Remco Evenepoel, futuro campione del Mondo, nel Giro di Norvegia. Non riuscì a vincere nessuna tappa di questi due giri e la partecipazione alla Paris-Nice sembrava preludere una partecipazione al Tour de France anche se così non è stato, la gloria per lui era dietro l’angolo.

Jay Vine, Vuelta a España dolce amara: dai successi alla caduta

Oramai la Spagna è terra di conquista per lui, con le salite della Vuelta diventate a lui care. Jay Vine si presenta alla partenza del giro della penisola Iberica 2022 non più da sconosciuto come nel 2021 ma da osservato speciale. Il ciclista della Alpecin è subito protagonista nella sesta tappa dove trionfa sul traguardo di Ascension al Pico Jano rifilando sei secondi ad un certo Remco Evenepoel. L’australiano si ripeterà due giorni dopo sul Collau Fancuaya dove oltre a vincere di nuovo in solitaria con 43″ sul secondo classificato Soler infligge un altro minuto e venti secondi al belga futuro campione del Mondo, Eric Mas e Primo Roglic, non certo gli ultimi arrivati. Dopo aver vinto tutti i gran premi della montagna di questa ultima tappa l’oceanico indossa la maglia a pois.

– Continua a leggere sotto –
Jay Vine
Jay Vine

Per rivedere Jay Vine nelle prime posizione ad un traguardo dobbiamo aspettare la quindicesima tappa quando conclude al quarto posto sul Sierra Nevada. Quanto tutto oramai faceva preludere un lieto fine per l’australiano, con il leader della classifica generale oramai lontano ma la maglia a pois sulla spalle, durante la diciottesima tappa succede l’imponderabile. Il ciclista della Alpecin è rimasto coinvolto in una maxi caduta sbattendo fortemente a terra e da subito si è capito che purtroppo per il ventiseienne non sarebbe riuscito a risalire in bici per portare a termine la tappa e quindi la Vuelta a España. Le buone prestazioni dell’oceanico però non sono passate inosservate ai molti esperti del settore e per il 2023 è arrivata la chiamata della UAE Team Emirates.



Source link