(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Jd Sports Fashion inciampa sui conti semestrali e sulle prospettive per la seconda parte dell’esercizio. Il maggiore dettagliante di abbigliamento sportivo della Gran Bretagna ha chiuso il semestre a fine luglio con un fatturato di 4,4 miliardi di sterline, in crescita rispetto ai 3,9 miliardi dello stesso periodo del 2021, ma con un utile operativo in calo a 333 milioni da 397 milioni e un utile ante tasse di 298 milioni contro 364 milioni. L’utile per azione è diminuito a 3,58 pence da 4,44 pence.
In un comunicato la società ha precisato che i risultati sono al top delle attese del consiglio di amministrazione e ha annunciato il ritorno del dividendo dopo due anni, con un acconto di 0,13 pence, in pagamento il 6 gennaio, «in considerazione del ripristino di condizioni di attività più normali». Oltre al calo dell’utile, ad impensierire gli investitori è stato il tono cauto sulle prospettive per il resto dell’esercizio. «Per quanto la performance complessiva continui ad essere incoraggiante e il risultato del primo semestre sia nella parte alta delle attese del consiglio di amministrazione, deve anche essere riconosciuto che ci attende un periodo più complesso. In considerazione della diffusa incertezza macro-economica, delle pressioni inflazionistiche e di possibili ulteriori difficoltà nella catena degli approvvigionamenti, è inevitabile restare cauti riguardo all’andamento della seconda metà dell’esercizio», ha dichiarato il presidente della società Andrew Higginson, citato in un comunicato.
La società sottolinea che continua a prendere misure per mitigare le attuali pressioni sui costi, tra cui «la massimizzazione delle ore produttive nei negozi e nei magazzini e il miglioramento dell’efficienza energetica». Fondato nel 1981, quando era un semplice negozio a Bury, nell’Inghilterra del Nord, il gruppo Jd ha attualmente 3.300 punti vendita e circa 60mila collaboratori. Il 40% delle vendite è online. E’ attivo in 29 Paesi. Oltre che nel Regno Unito e in Irlanda, ha una forte presenza in Europa (Italia inclusa), Nord America e Asia del Pacifico.