MODENA – Nel weekend Mauro Fabris ha gestito (questo il verbo corretto) in maniera autocratica (in sostanza ha parlato quasi sempre e solo lui) l’Assemblea di Lega Femminile che ha portato all’esame dei club associati il bilancio, e altri tema che per la Lega devono trattarsi di quisquilie (i media e un progetto di comunicazione) visto che la responsabile di settore non ha esperienze gestionali nello stesso… da qui i francobolli riservati alla pallavolo femminile da più parti sulla stampa tradizionale e online.
Tra i tanti momenti dell’incontro ha spiccato come gli interventi di chi ha preso la parola siano stati tutti rivolti ad un confronto con il movimento maschile. Un movimento che la stessa Lega Femminile, intesa come struttura e guida politica, negli anni ha sempre cercato di scimiottare senza però raggiungerne mai i livelli di eccellenza. Nonostante club attivi, con risorse e capacità.
Tra i motivi di confronto, all’atto pratico, il bilancio complessivo. Quello della Lega Femminile è di 2.770.000 € (la metà circa di quello del movimento maschile), spicca poi – agli occhi dei dirigenti di club più attenti – come da Mastergroup arrivi al movimento femminile una cifra annuale di soli 500.000 €, ovvero la valorizzazione in sponsorizzazioni per un movimento femminile di squadra che è primo in Italia e – parole dello stesso Fabris – il migliore del mondo. Una cifra che dal 2011 – da quando Master Group Sport è advisor dell’associazione dei club in rosa – ci pare sempre la stessa per l’acquisizione in esclusiva dei diritti marketing e promo-pubblicitari del Campionato di Serie A1 e A2 e di tutti gli eventi della Lega.
Una cifra che – sempre per restare in tema di confronti – per la Superlega maschile viene raccolta internamente dalla struttura di Lega con i soli “sponsor” degli eventi e fornitori, senza cedere esclusive assolute e senza contare il title sponsor Credem Banca.
Una entrata che non porta dividendi ai club, ma che contribuisce di fatto alla sola sopravvivenza della stessa struttura di Legadonne e porta ad un aiuto alla parte organizzativa degli eventi (Coppa Italia e Supercoppa).
Altri club hanno chiesto del perché di un differente contratto con Volleyball World tra pallavolo femminile e maschile (con quello femminile peggiorativo nelle condizioni economiche) e a chi ha chiesto conto di quanto invece guadagni (la sagace, da par suo) Mastergroup dall’avere in dote l’esclusiva delle sponsorizzazioni di tutto il movimento femminile per soli 500.000€ il numero uno di legadonne ha ribadito che prima chiederà ad una nota azienda di palloni quanto rende loro la sponsorizzazione di 30.000€ (cifra detta a caso o era il reale ammontare del contratto?) poi dopo lo chiederà anche a Mastergroup…
Sul territorio della comunicazione la responsabile dell’area ha accennato a cifre legate agli investimenti in Gazzetta dello Sport, cifre prontamente corrette dallo stesso Fabris.
Intanto il media rosa partner della Lega Pallavolo Femminile ogni giorni riserva, in virtù delle alle abili capacità contrattuali e relazionali dei vertici dell’apparato comunicazione della Lega Pallavolo Femminile, fior for di francobolli alla pallavolo, domeniche comprese, salvo qualche exploit per i due eventi stagionali.
E’ questa la valorizzazione che meritano i club del “campionato più bello del Mondo che nemmeno in Turchia”….?